Campi del sole di Rosarno
Quando si svolge: 25-31 luglio
Numero posti letto: 22
Costo individuale: € 150,00, di cui € 50,00 da versare come acconto
In collaborazione con: Libera Reggio Calabria, Consorzio Terre del sole, Arci Rosarno, Sos Rosarno, Emergency, Legambiente, Ass. Omnia, Comune di Rosarno
Descrizione del campo: Il Campo nasce dal ricordo ancora vivo dei fatti avvenuti nel gennaio del 2010, quando Rosarno è divenuta simbolo nazionale di rifiuto dell’altro, esplosione di disumanità, icona dello sfruttamento lavorativo attraverso la riproposizione di arcaiche forme di caporalato ai limiti della dignità e del rispetto della vita umana. Al tempo stesso vuole consentire l’avvio di una attività produttiva su un bene confiscato alla ‘ndrangheta, sito in Rosarno (RC), di recente assegnato al Consorzio Terre del Sole.
Il campo ruoterà intorno a tre tematiche guida “Migranti, legalità e diritti”, che avranno come filo conduttore comune le dinamiche di resistenza territoriale e di integrazione.
I lavori manuali prevedono pulizia, manutenzione e piccoli lavori edili presso il terreno confiscato.
Il pomeriggio sarà dedicato agli incontri formativi con magistrati, forze dell’ordine, giornalisti, scrittori, attivisti, associazioni, parenti di vittime di ‘ndrangheta, e, in generale, con chi quotidianamente testimonia con i fatti la sua lotta alla ‘ndrangheta.
Fondamentale nello svolgersi di questa esperienza è poi la conoscenza del territorio e l’approfondimento delle dinamiche sociali e culturali dell’area. Le sere sono dedicate ad ulteriori approfondimenti più “leggeri” nonché a momenti di svago e socializzazione.
Storia del bene confiscato: Il bene confiscato consta di un terreno agricolo, di circa 2 ettari, assegnato nel 2014 dal Comune di Rosarno al Consorzio Terre del Sole. Il terreno, parzialmente piantato ad agrumeto, è attraversato dal fiume Metramo. Per lunghi anni è divenuto luogo di degrado essendo stato utilizzato come discarica abusiva di materiali di vario genere. Il progetto di riutilizzo dell’area prevede la creazione di una “Comunitas della biodiversità”, promuovendo occasioni di lavoro legale e produttivo, sostenibile e duraturo (l’accoglienza visitatori, la produzione di compost mediante lombricocultura, la produzione del ceppo legnoso di paulownia per usi energetici e per l’industria del legno)
Tipologia di lavoro: agricolo e ristrutturazione
Attrezzatura che il campista deve portare: abiti da lavoro (anche usurati ma resistenti), scarpe comode, cappellino, guanti da lavoro, sacco a pelo
Come arrivare:
In treno: Stazione FS di Rosarno
In aereo: Aeroporto di Reggio Calabria
In auto/bus: seguendo la A3 Salerno-Reggio Calabria (uscita “Rosarno”)
Trasporto per i volontari al campo a cui partecipano: pullmino o automobile
Nel caso di arrivo in auto esiste possibilità di parcheggio? Sì
Il campo è attrezzato per ospitare portatori di handicap? NO
L’alimentazione prevista durante il campo è pensata anche per vegetariani o celiaci (previa segnalazione): Sì
Particolarità del campo:
Avverrà una turnazione per la preparazione dei pasti
L’alloggio sarà presso la palestra di una scuola, pertanto i volontari dovranno munirsi di sacco a pelo, stuoino/materassino.
E’ necessario comunicare preventivamente eventuali intolleranze alimentari, allergie e esigenze sanitarie
Per informazioni:
328.5928292
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Campo Le città invisibili – Cantiere urbano della legalità di Reggio Calabria
Quando si svolge:
SETTIMANE SINGOLI (7 gg): 3 -10 LUGLIO (link informazioni)
SETTIMANE MINORENNI (CON LIBERATORIA – 7 gg): 3-10 LUGLIO; 11 – 18 LUGLIO (link informazioni)
SETTIMANE INTERNAZIONALI (10 gg): 21 – 30 LUGLIO (link informazioni)
NUMERO MINIMO DI PARTECIPANTI PER ATTIVARE IL CAMPO: 15
NUMERO TOTALE DI POSTI: 20
Dove si dorme: Palestra Scolastica
Descrizione del campo: Attraverso lo strumento didattico del Cantiere Urbano della legalità i volontari saranno fattivamente impegnati nella progettazione partecipata, riqualificazione e allestimento di un bene confiscato che verrà adibito a centro di aggregazione giovanile. Si proporrà agli allievi un’esperienza concreta, un servizio pratico da vivere sul territorio e che consenta di interiorizzare ancor meglio i principi valoriali enunciati dalla Carta costituzionale Art. 118 ultimo comma (principio di sussidiarietà orizzontale). Un bene confiscato, un bene comune non valorizzato, è sì uno spazio strappato alle logiche della sopraffazione e del condizionamento mafioso, e quindi oggetto concreto di un’azione di contrasto alla criminalità, ma, soprattutto, è una risorsa che deve diventare ricchezza per la collettività, dove sognare e concretamente costruire un nuovo spazio di cittadinanza responsabile. Per i giovani volontari sarà un’occasione privilegiata per interagire criticamente con i luoghi attraversati, rielaborandone gli stimoli e i messaggi e accostandosi con rispetto e attenzione ai territori da esplorare, con lo spirito di chi sappia cogliere, leggere e scegliere il bello, dei luoghi, delle persone, della persona.
Attività della settimana: La settimana è organizzata nel modo seguente: Il primo giorno è dedicato alla conoscenza e socializzazione tra partecipanti e capi e alla scoperta dei luoghi: visita al bene confiscato e visita guidata alla città. Sono inclusi nell’itinerario luoghi significativi per la lotta antimafia. Dal secondo giorno all’ultimo:
mattina: attività sul bene confiscato di varia natura (progettazione partecipata, laboratori di riciclo creativo, laboratori di comunicazione, ecc)
pomeriggio: attività formativa di vario genere (incontri con scrittori e giornalisti, vittime di racket, familiari delle vittime di ndrangheta, associazioni del luogo, studenti, ecc).
Attività manuali: Laboratorio di riciclo creativo (pitturazione, disegno, murales, ecc)
Iinformazioni specifiche:
1) Il campo è attrezzato per ospitare portatori di handicap? (Assenza barriere architettoniche, wc per disabili, accesso a tutte le strutture coinvolte, mezzo di trasporto predisposto..) NO
2) L’alimentazione prevista durante il campo è pensata anche per celiaci ed allergie varie?
3) Per Vegani e vegetariani? SI
4) La cucina è gestita dal responsabile del campo o dai partecipanti con la sua supervisione? E’ previsto un catering esterno
5) Sono presenti animali nel bene? Se SI specificare quali. NO
Materiali da portare: Abbigliamento da lavoro, scarpe da lavoro, guanti, mascherina.
Come arrivare:
In treno (nome stazione): Stazione ferroviaria di Reggio Calabria centrale
In aereo: Aereoporto “Tito Minniti” di Reggio Calabria
In auto: Via Emilio Cuzzocrea n. 11, Reggio Calabria
Modalità di trasferimento dei volontari dal loro luogo di arrivo (stazione, aeroporto) al bene: mezzi pubblici
Nel caso di arrivo in auto esiste possibilità di parcheggio: si
Breve storia del bene confiscato
L’immobile, sito nel centro storico della città, su cui i volontari interverranno è attualmente un bene in confisca di secondo grado assegnato dal Tribunale all’associazione Arci quale soggetto capofila della rete di Libera Reggio Calabria. L’immobile fa parte del maxi sequestro (330 milioni di euro tra immobili, auto, quadri di grandi artisti e conti correnti) realizzato dalla Guardia di Finanza nei confronti dell’imprenditore reggino Gioacchino Campolo che secondo gli investigatori grazie alla vicinanza alle cosche, ha accumulato una straordinaria ricchezza patrimoniale (i militari della Guardia di Finanza hanno rinvenuto tra l’altro ben 102 quadri del valore di 8 milioni di euro. Da De Chirico a Guttuso, passando per Migneco, Ligabue e Salvador Dalì). L’immobile prima del sequestro era una delle sale giochi più frequentate dai giovani reggini.
CONTATTI REFERENTE CAMPO:
Nome e cognome: Elena Trunfio
Telefono: 349 0849130
Indirizzo mail: eltrunfio@gmail.com
Indirizzo dove spedire materiali (magliette, cappellini, tessere):
Via Parini, 7 89123 Reggio Calabria
CONTATTI REFERENTE FORMAZIONE:
Nome e cognome:Giuggi Palmenta
Telefono: 389 1968047
Indirizzo mail: g.palmenta@gmail.com
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Campi della Legalità di Pentedattilo
I campi di lavoro a Pentedattilo, sul terreno confiscato di loc. Placanica hanno inizio nell’estate 2008 grazie alla promozione dell’Arci comitato territoriale di Reggio Calabria.
Su Placanica/Pentedattilo inoltre, era già attiva, addirittura dall’inizio degli anni ’90, l’esperienza dell’Associazione Pro-Pentedattilo, che operando per la ricostruzione del borgo antico, accoglie da oltre 20 anni volontari (in particolare scout e soprattutto scout dal Belgio) che tutte le estati sono impegnati in campi di volontariato/formazione.
Si crea dunque sin da subito una forte sinergia fra:
– Arci RC che promuove i campi e raccoglie le adesioni di volontari su tutto il territorio nazionale, e che gestisce i campi a livello contenutistico e formativo.
– ass. ProPentedattilo che gestisce i campi a livello logistico fornendo vitto (con una cuoca), alloggio (nell’ostello del paese nuovo di Pentedattilo con 25 posti letto), trasporti (mediante furgoni a 9 posti) e rispondendo a tutte le esigenze logistico/abitative
– Terre del Sole-Macramè che ospita i volontari tutte le mattine sui suoi terreni coordinando quindi i lavori mattutini
– Libera il presidio locale coopera ai campi di lavoro fattivamente operando in partnership soprattutto nei momenti di formazione pomeridiana.
Come sono strutturati i campi della legalità
Lo schema dei campi di lavoro è molto semplice: si tratta di cicli di una settimana (arrivo domenica- partenza sabato), in cui i volontari prestano i loro lavoro volontario la mattina fra le 8 e le 12, lavorando divisi in vari gruppi a seconda del loro numero complessivo.
In particolare i lavori si svolgono sul terreno di Placanica (guidati da Terre del Sole si svolgono lavori agricoli e di manutenzione ai terreni e alle pertinenze) e presso Villa Placanica (bene gestito da ProPentedattilo), ma in caso di necessità del momento si svolgono lavori anche al borgo antico di Pentedattilo o, occasionalmente, presso altri siti di associazioni partner (es. comunità Emmanuel, ass. Insieme senza barriere etc).
I pomeriggi invece, dopo una pausa di riposo (molto spesso trascorsa al mare), prevedono incontri formativi di testimonianza e di approfondimento sulla tematica della legalità e dell’antimafia sociale.
Gli incontri sono incentrati sulle testimonianze di vari soggetti quali ad esempio esponenti delle forze dell’ordine, magistrati, familiari di vittime di ‘ndrangheta, testimoni di giustizia, giornalisti, scrittori, operatori sociali, esponenti del mondo dell’associazionismo e del volontariato.
In generale si cerca di offrire un quadro di insieme della realtà territoriale dell’antimafia approfondendo altresì la conoscenza del territorio che ospita il campo di lavoro. Le sere sono dedicate ad altri momenti più leggeri di approfondimento o allo svago ed alla socializzazione.